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Simona

La Fucina ai tempi della quarantena


Se mi avessero mai predetto che nel mezzo del cammin di mia vita, con tante responsabilità sulle spalle, mi sarei trovata a vivere questi strani e incerti giorni, probabilmente ci avrei riso su.

La mia vita fin qui non è stata una passeggiata. Ho superato malattie gravi e situazioni personali e familiari molto dure. Ma avevano tutte una dimensione personale, in cui io combattevo i miei problemi e i miei drammi mentre tutto il mondo restava sano, normale, produttivo. Per certi versi, avere attorno la normalità è stata una spinta a combattere e a guarire. L'incertezza che affronto io oggi la affrontiamo tutti, anche se poi ognuno la gestisce a modo suo. Siamo all'improvviso un unico mondo malato e in difficoltà, connesso intrinsecamente, lampante esempio di come un battito di farfalla qui possa generare un uragano chissà dove. E' tutto sotto i nostri occhi, non ha senso spendere altre parole.

Se non fosse per il naturale calo di vendite, e per l'atmosfera di incertezza, i giorni della quarantena qui in Fucina non sarebbero molto diversi dal normale. Avevo già in programma alcuni lavori di ristrutturazione del sito, e alcuni corsi di aggiornamento online, che sto seguendo con tutta la dovuta calma. Mi sto prendendo un po' più di tempo per riflettere tra un progetto e l'altro, ho rallentato i miei ritmi. Ma sto anche promuovendo con tutto il cuore la condivisione di altri artigiani, artisti, piccoli brand o piccole realtà locali nelle mie stories. Non solo per diffondere bellezza, da sempre il miglior antidoto contro i momenti di disagio e di inquietudine, ma anche per praticare un minimo di solidarietà che di questi tempi dovrebbe essere il sentimento che ci accomuna tutti. Se vi va, fatelo anche voi.

Hic Sunt Monstra resta virtualmente aperto, non solo in senso commerciale, ma anche come punto di ritrovo e di condivisione, per superare tutti assieme questo momento. Eventuali passaggi fisici in Fucina, invece, sono ovviamente rimandati a situazioni contingenti più sicure. So che capirete.

Un "mostruoso" abbraccio,

Simona

"Nessun uomo è un'isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto. Se anche solo una zolla venisse lavata via dal mare, l'Europa ne sarebbe diminuita, come se le mancasse un promontorio, come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi, o la tua stessa casa. La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell'umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te."

John Donne

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